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Progetto: Laboratorio teatrale di Elena Mozzetta

…se i pensieri avessero un prezzo il loro prezzo sarebbe il coraggio

 
Un laboratorio di teatro.
Un momento poetico. Fuori dai clichè del teatro tradizionale. Fuori dai testi a memoria , fuori dai protagonisti gelatinati, siano essi maschi o femmine.
Un laboratorio per trovare la qualità del sentimento che ci interessa più fortemente.
In scena gli attori, non-attori. Attori che non fanno gli interpreti, che non hanno personaggi da indossare e storie da raccontare, che non si offrono come specchio o doppio dello spettatore, che non oppongono la propria vera presenza alla falsa rappresentazione ma che mettono in scena sé stessi scommettendo sulla propria impotenza-giocando sulla mancanza di sé evocando l’irrappresentabilità del teatro, la non abilità della rappresentazione.
Presentare un percorso nuovo e diverso.
Presentare dei panni da indossare che non sono tuoi e che forse dentro ci stai meglio oppure sono veramente troppo stretti.
Un percorso fatto di trabocchetti , veri e falsi, di intrighi mentali erisolutezze emotive.
Un percorso da affrontare e prendere di petto.
Con tutti i rischi, con tutte le sfide e con tanto coraggio.
Trovarsi a far finta di dover poi fare i conti con sé stesso: sfidarsi, rischiare, avere coraggio e accorgersi che se i pensieri avessero un prezzo il loro prezzo sarebbe il coraggio.
Teatro per fingere teatro, per essere veri per praticar la bellezza delle cose, degli altri, degli sguardi, del contatto.
Un laboratorio per praticare la bellezza.
Perchè praticare la bellezza è allontanare la sofferenza
DESCRIZIONE
Il laboratorio pone l’accento sui momenti del fare e dello sperimetare teatrale e proprio per questo è una buona occasione per comprendere le possibilità e i limiti che prima di tutto sono tecnici ma nascondono una vita emotiva invadente .
Questa operazione è particolarmente delicata non solo per quanto attiene allo specifico della cultura teatrale, ma per quanto riguarda le relazioni col vissuto, con gli altri da sè e di sè , conosciuti e sconosciuti.
OBIETTIVI FORMATIVI
Gli obiettivi che il laboratorio persegue sono:

  • saper comunicare a livello dinamico-relazionale con gli altri.
  • acquistare identità, coscienza del proprio ruolo nel gruppo.
  • sentirsi “persona” con i propri pensieri, sentimenti, emozioni, cultura, visione del mondo.
  • stimolare all’idealità come attitudine al fare e proiezione all’aggregazione contro l’individualismo e la solitudine esistenziale.
  • acquistare fiducia nei confronti degli altri e della realtà.

-educare all’autonomia, alle libere scelte individuali in uno spazio di sana convivenza democratica.
ORGANIZZAZIONE E LINEE PROGETTUALI
Struttura del laboratorio
La proposta è articolata in tre livelli di lavoro:

  1. il corpo e lo spazio
  2. la voce e lo spazio
  3. il corpo la voce l’azione

CONTENUTI

PROPOSTA TEMATICA

Elaborazione di un testo strettamente legato al training fisico, vocale e dell’improvvisazione.
Ricerca e condivisione a partire da un tema o da un libro o racconto o poesia dal quale elaborare un testo
TEMPI DI SVOLGIMENTO
La proposta tematica avrà la seguente programmazione:

  • febbraio     training fisico e vocale per la conoscenza
  • marzo       training fisico e vocale – elaborazione dell’idea testuale
  • aprile         training fisico e vocale – montaggio scenico
  • maggio       azioni verso lo spettacolo
  • giugno       allestimento spettacolo

Per lo svolgimento della fase da Febbraio a Giugno e per il successivo intervento, relativo all’allestimento ed elaborazione della messinscena, si prevedono 4 incontri mensili ciascuo di due ore per un totale di ore 40 ore più le ore necessarie allo spettacolo.
Se sarà necessario sarà coinvolta oltre alla operatrice teatrale una collaboratrice
OPERATRICE TEATRALE
ELENA MOZZETTA

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